quelli che mi vogliono morto angelina jolie

Vent’anni fa, nel ruolo da protagonista in una storia con un canovaccio simile, avremmo trovato il Bruce Willis o il Mel Gibson della situazione a portare sullo schermo l‘action hero dal carattere difficile, il passato ingombrante, il dolore dissimulato attraverso un autolesionismo spavaldo, e la reticenza a farsi coinvolgere umanamente salvo poi buttarsi anima e corpo nella seconda occasione che gli viene presentata dalla vita.

Ecco, nel 2021 abbiamo Angelina Jolie e va detto che sulla carta è stata una scelta azzeccatissima. La Jolie ha l’equivalente femminile di quella caratteristica che al maschile è nota come “mascella volitiva” che fa sempre la sua bella figura a caratterizzare il badass di turno. L’attrice è anche dotata di un fisico statuario che richiede una dose standard di sospensione d’incredulità nel vedere il personaggio scampare e piroettare tra mille pericoli. Quello che le è mancato è una persona amica che le ricordasse di trovarsi sul set di un film e non dello spot dei Rayban. 

quelli che mi vogliono morto angelina jolie

Quelli che mi Vogliono Morto è basato sull’omonimo best seller del 2014 di Michael Korya. La trasposizione è affidata a Taylor Sheridan che figura anche come co-sceneggiatore. Il regista si appropria della storia e fa quello che gli riesce meglio, ovvero usare il linguaggio western per confezionare un racconto asciutto intorno a un personaggio solitario la cui identità di fonde e trova motivo di esistere nella natura e nel territorio circostante. In questo caso i paesaggi del Montana.

Al centro della vicenda Connor in fuga da due killer che sono sulle sue tracce dopo aver eliminato il padre, un procuratore in possesso di informazioni in grado di compromettere le cosiddette persone ai piani alti. Hannah (Angelina Jolie) è una vigile del fuoco che vive nel malcelato senso di colpa di non essere riuscita a salvare la vita di tre ragazzi durante un incendio devastante. Ethan (Jon Bernthal), il suo capo ed ex fidanzato, cerca essenzialmente di salvarla da sé stessa, e al contempo programma la sua vita con la moglie incinta, Allison (Medina Senghore). Il procuratore, prima di morire, ha affidato proprio a Ethan il compito di salvaguardare l’incolumità del figlio. 

Abbiamo a questo punto due linee narrative che corrono verso il loro congiungimento. Da una parte i due killer – la strana coppia formata da Nicholas Hoult e Aidan Gillen – feroci, spietati e instancabili, a cui si aggiunge Ethan costretto sotto minaccia ad aiutarli. Dall’altra Hannah che, per una serie di circostanze, ha incontrato Connor e cerca di proteggerlo. Il ragazzino è interpretato da Finn Little che assolve ottimamente al compito di suscitare simpatia e istinto di protezione. Se Angelina Jolie fosse stata meno marmorea e più espressiva, il legame tra i due avrebbe costituito il cuore emotivo della pellicola, ma tra i due è solo Little a darsi da fare per rendere credibile il loro neonato legame.

Molto più convincente la prova di Medina Senghore che non si risparmia nel ruolo di Allison, e finisce per essere molto più utile alla causa rispetto ad Hannah.

quelli che mi vogliono morto

Dal punto di vista cinematografico Quelli che mi Vogliono Morto è un blockbuster estivo che ha tutto per intrattenere al meglio, inclusa l’impressionante scena dell’incendio appiccato deliberatamente. E in fin dei conti il film offre spettacolo, azione, fulmini random, e una storia messa in scena in modo asciutto e senza sbavature, con la mano sicura di chi ha le idee chiare di cosa e come raccontare. Del resto, il principale motivo di attesa per Quelli che mi vogliono Morto era dovuto alla presenza di Taylor Sheridan dietro la macchina da presa. Il regista ha infatti sul suo pedigree la sceneggiatura di Sicario e Hell or High Water, regia e sceneggiatura di I Segreti di Wind River, e la serie Yellowstone di cui è autore e regista. Diciamo che l’attesa, in questo caso, ha ripagato solo in parte.



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Mara Ricci

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